lunedì 29 ottobre 2012

Lo stress in gravidanza conduce alla depressione post partum


    Un team di ricercatori della Ohio State University guidati dalla dottoressa Benedetta Leuner ha presentato nel corso di Neuroscience 2012 una ricerca interessantissima sulle cause della depressione post partum.

    Le ricerche condotte hanno dimostrato che le future mamme affette da stress cronico durante la gravidanza quasi sempre, dopo la nascita del bambino, soffrono di depressione post-partum.
    Il meccanismo di questo fenomeno è completamente scientifico: quando durante la gestazione non c'è stress, dopo la nascita si verifica un aumento dei collegamenti delle cellule cerebrali nelle regioni associate all'apprendimento, alla memoria e all'umore.

    I ricercatori hanno verificato che questi incrementi non ci sono quando la gravidanza è vissuta con stress. Al contrario, anzi, dopo la nascita si manifesta un sintomo tipico della depressione post partum: disinteresse nei confronti della prole.
    Benedetta Leuner ha spiegato che  «Questo tipo di depressione può essere devastante non solo per la madre, perché colpisce il suo benessere, ma anche per i piccoli. Una precedente ricerca ha infatti dimostrato che i figli di madri depresse possono subire una compromissione nello sviluppo cognitivo e sociale e hanno più probabilità da adulti di sviluppare ansia o depressione». 

    Gli studi sulle cause della depressione post partum sono quindi di grandissimo aiuto per prevenire questa malattia.

lunedì 22 ottobre 2012

Fantasia, invenzione, creatività e immaginazione. Come funzionano e che relazione hanno con l'intelligenza e la memoria?


Bruno Munari (Milano, 1907 - 1998) è stato un artista e scrittore che ha dato un contributo eccezionale al design in Italia e nel mondo.
Le sue riflessioni sulla fantasia e sul funzionamento del pensiero creativo sono fonte di ispirazione non solo per chi lavora nel settore creativo ma anche per psicologi e psicoterapeuti: infatti, a partire dai metodi di Bruno Munari per sviluppare la creatività (soprattutto nei bambini) sono nati moltissimi laboratori di psicologia rivolti ai bambini.

Secondo Munari, "il pensiero pensa e l'immaginazione vede":

Il mondo esterno all'individuo viene esplorato dall'intelligenza mediante manipolazioni e operazioni logiche, allo scopo di cercare di capire le cose e i fenomeni che sono attorno a noi. 
La vista, l'udito, il tatto e tutti gli altri recettori sensoriali si mettono in azione simultaneamente e l'intelligenza cerca di coordinare ogni tipo di sensazione per rendersi conto di ciò che succede. 
Tutto ciò che viene capito viene poi fissato nella memoria, nei tre settori principali e cioè in quello di breve durata, in quello di lunga durata e in quello con funzioni genetiche. Nel settore di breve durata noi ricordiamo tutto ciò che ci serve al momento e che poi non ci serve più: domani alle ore otto devo andare alla stazione. Il pensiero viene ricordato fino al momento di salire in treno e poi dimenticato. Nel secondo settore conserviamo tutte quelle conoscenze che ci servono per vivere meglio, per fare, per comunicare, per progettare; tutto ciò che ci serve e che ci servirà sempre. Nel settore genetico si trovano tutti quei dati che saranno trasmessi da individuo a individuo, da genitori a figli. 
Supplementi alla memoria sono le enciclopedie, gli elenchi, gli archivi ecc. Aiuti alla memoria sono i grafici, i diagrammi, gli schemi ecc.
La memoria di un bambino ha pochi dati. La memoria di un adulto ne ha molti.

Dopo aver spiegato in che modo il pensiero oggettivo si evolve in pensiero creativo, Munari fa un ulteriore esempio per far comprendere meglio il concetto: quando l'intelligenza entra in contatto con le spine di una rosa, all'inizio riconosce la spina in natura (osservazione visiva). 
Poi il cervello realizza che la spina punge, dalla parte della punta (osservazione tattile). A quoto punto, l'intelligenza capisce che tutte le cose appuntite pungono (deduzione, verifica). Quindi, l'intelligenza comprende che le cose appuntite possono ferire (elaborazione). A questo punto, scatta l'invenzione: la spina può diventare un'arma appuntita (invenzione): la punta usata per ferire.

Ecco che dalla semplice osservazione della realtà, l'intelligenza umana sviluppa un pensiero creativo.

La fantasia è la facoltà più libera delle altre, essa infatti può anche non tener conto della realizzabilità o del funzionamento di ciò che ha pensato. E' libera di pensare qualunque cosa, anche la più assurda, incredibile, impossibile.
L'invenzione usa la stessa tecnica della fantasia, cioè la relazione fra ciò che si conosce, ma finalizzandola ad un uso pratico.
La creatività è, anch'essa, un uso finalizzato della fantasia, anzi della fantasia e dell'invenzione, in modo globale.
L'immaginazione è il mezzo per visualizzare, per rendere visibile ciò che la fantasia, l'invenzione e la creatività, pensano. L'immaginazione in certi individui è molto tenue, in altri è fervida, pronta, in altri va oltre il pensato.
Mentre la fantasia, l'invenzione e la creatività producono qualcosa che prima non c'era, l'immaginazione può immaginare anche qualcosa che già esiste ma che al momento non è tra noi. L'immaginazione non è necessariamente creativa.

mercoledì 17 ottobre 2012

A Roma si corre per combattere la fame nel mondo



Se siete a Roma il 21 ottobre non perdetevi l'edizione 2012 del Run for food, la maratona contro la fame nel mondo.
All'evento possono partecipare tutti, atleti e semplici cittadini.
La maratona è organizzata dalle agenzie del polo agroalimentare a Roma, FaoIfadWfp e Bioversity international, insieme ad altri partner. I fondi raccolti attraverso le iscrizioni saranno devoluti alle comunità povere del Kenia colpite da siccità e da scarsità di raccolti.
Chiunque voglia partecipare, può scegliere tra la corsa di 5 km e quella di 10 km. L'iscrizione costa 10 euro. 
Il ritrovo è alle 8.30 del mattino allo stadio delle Terme di Caracalla, con partenza ufficiale alle 10.00.

Un bambino che assiste ad un atto di violenza, lo subisce



Questo video è frutto della consultazione di un gruppo di ragazzi e ragazze di Roma, coinvolti da Save the Children e dal Garante dell'Infanzia, sul tema della violenza alle madri a cui sono costretti ad assistere.

L'iniziativa si inserisce nel quadro del Progetto europeo Daphne III per i Minori vittime di violenza assistita di genere in ambito domestico.

venerdì 12 ottobre 2012

Una mela contro la sclerosi multipla



Sabato 13 e domenica 14 ottobre 2012 torna in 3.000 piazze italiane “Una mela per la vita”, iniziativa promossa dall'associazione italiana sclerosi multipla (Aism) per sostenere la ricerca scientifica e i servizi dedicati ai giovani colpiti dalla malattia. 
Ecco l'elenco delle piazze dove sarà possibile acquistare le mele a Roma:
Per le altre città italiane, tutte le informazioni sono disponibili sul sito dell'Aism www.aism.it

giovedì 11 ottobre 2012

Troppe patatine fritte danneggiano il cervello


Il Dipartimento di Psicologia dell'Università Goldsmith di Londra ha condotto un test su 4000 bambini scozzesi dai 3 ai 5 anni. Lo scopo era verificare in che modo lo stile alimentare può influenzare lo sviluppo cognitivo.
Ebbene i test hanno evidenziato che i bambini che consumavano abitualmente cibi freschi e preparati in famiglia avevano un quoziente intellettivo più altro ed erano più bravi a scuola rispetto ai bambini che invece consumavano soprattutto fritture e cibi preconfezionati.
La dottoressa Sophie von Stumm, direttrice del team di analisi, ha anche notato una correlazione socio-economica nei due gruppi di bambini campionati: quelli che si nutrono di cibi sani e vanno bene a scuola appartenevano a famiglie di ceto sociale medio-alto.

mercoledì 10 ottobre 2012

Una speranza per l'Alzheimer in uno studio sui sogni


Un gruppo di ricercatori tedeschi e californiani (università di Heidelberg, Max Planck Institute for Medical Research, Brown University) coordinati dallo scienziato Mayank R. Mehta ha sviluppato uno studio completo sulle attività cerebrali durante il sonno, pubblicato recentemente su Nature Neuroscience.
Gli scienziati hanno monitorato simultaneamente le attività neuronali di tre aree del cervello: la neocorteccia, l'ippocampo e la corteccia entorinale.
Proprio la corteccia entorinale è la protagonista della grandissima novità di questo studio: i ricercatori hanno scoperto che il consolidamento notturno dei ricordi non è guidato dall'ippocampo come si credeva finora, bensì proprio dalla corteccia entorinale che resta sempre attiva ad archiviare i ricordi e riordinare le informazioni raccolte durante il giorno, nello stato di veglia.
La corteccia entorinale è sempre attiva, anche durante il sonno, anche sotto anestesia, sempre.
Queste nuove informazioni sulla relazione tra il sonno, i ricordi e la corteccia entorinale saranno preziosissime per gli studi sulla prevenzione dell'Alzheimer.

Oggi è la Giornata sull'Obesità

Oggi è l'Obesity Day, la Giornata di sensibilizzazione nazionale su sovrappeso e salute. Oltre 200 centri ADI (Servizi di Dietetica e Nutrizione Clinica, Servizi Territoriali, Centri Obesità) sono a disposizione per erogare gratuitamente interventi di informazione/educazione riguardanti il tema della giornata.
Ecco il comunicato stampa ufficiale dell'Obesità Day (maggiori informazioni sul sito www.obesityday.org):

OBESITYDAY 2012: allarme nutrizionisti, nel 2025 20 milioni di italiani obesi.

Nel nostro Paese sovrappeso e obesità aumentano anno dopo anno e gli italiani, complice la crisi, mangiano male aumentando l’esercito di coloro che litigano quotidianamente con la bilancia. L’ADI presenta “ObesityDay”: il 10 ottobre negli ospedali di tutta la penisola verranno fornite informazioni e consigli gratuiti per combattere la piaga dell’obesità.

Roma, 8 ottobre 2012.   L’obesità in Italia, così come nei paesi occidentali e ipernutriti (con la metà della popolazione in sovrappeso),  è la seconda causa di morte prevenibile dopo il fumo. E le statistiche parlano di 44 italiani su 100 che risultano essere in sovrappeso ed 1 su 10 risulta essere obeso.

E' opinione generale che l'obesità abbia ormai i caratteri di una vera e propria epidemia mondiale tanto da preoccupare non solo il mondo medico scientifico ma anche i responsabili della salute pubblica.
“Le patologie croniche non trasmissibili rappresentano una delle sfide più difficili per i sistemi sanitari sia nei paesi industrializzati che in quelli in via di sviluppo – ha sottolineato Giuseppe Fatati, Presidente della Fondazione ADI e Responsabile progetto Obesity Day - : gli esempi più evidenti sono l’obesità e il diabete. L’obesità è ormai una patologia epidemica e gli interventi di prevenzione, fino ad ora, si sono dimostrati inefficaci anche in Italia, perché basati sul paradigma della responsabilità personale” Ecco perché anche quest'anno l’appuntamento  del 10 ottobre con ‘ObesityDay’ si configura come la Giornata di sensibilizzazione nazionale su sovrappeso e salute. 

Per un giorno gli esperti dei Centri ADI (Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica) si metteranno a disposizione, gratuitamente, in molti ospedali in tutta Italia per dare consigli a chi combatte la battaglia con il peso. 
L'organizzazione pratica prevede la presenza di un punto di informazione o contatto all'ingresso delle strutture sanitarie in grado di canalizzare i visitatori ai servizi. (Gli indirizzi dei Centri sul sito www.obesityday.org).

Secondo un recente studio condotto da Ipsos nel mese di settembre, le soluzioni più appropriate contro la piaga dell'obesità identificate dagli italiani sono l’educazione alimentare ed interventi strutturali che favoriscano l’attività fisica nelle città.
La quasi totalità degli intervistati  – il 97%  - concorda sul fatto che, per contrastare efficacemente il problema dell’obesità, bisognerebbe investire sull’educazione alimentare, a cominciare dalle scuole. E secondo il 93% è attraverso interventi strutturali che favoriscano il movimento e l’attività fisica nelle città che si possono concretamente favorire stili di vita salutari e migliorare la salute di giovani e adulti.
L’indagine condotta ha inoltre evidenziato come spesso le iniziative promosse dalle istituzioni per affrontare il problema dell’obesità siano considerate delle ‘scorciatoie’ – con l’81% degli intervistati che si dichiara concorde  - perché, invece di identificare percorsi educativi ed interventi strutturali di lungo termine, tendono ad una eccessiva colpevolizzazione del singolo individuo o delle aziende alimentari. 
Tra le iniziative poco apprezzate dai cittadini invece, le politiche proibizionistiche, che secondo il 78% degli intervistati rischiano di essere controproducenti e fuorvianti, quando si tratta di prevenire e contrastare patologie complesse come l’obesità.

Se il tema dell'obesità è sempre così in primo piano, verrebbe da chiedersi che fine ha fatto la nostra dieta mediterranea che tutto il mondo ci invidia per la genuinità dei cibi al punto da essere presa come modello per la soluzione dell'obesità oltreoceano.
E proprio a tal proposito Il 13 ottobre del 2011 la FDM (Fundacion Dieta Mediterranea) ha annunciato una nuova versione della piramide alimentare per adattarla ai nuovi stili di vita e ai diversi contesti nutrizionali e socio-economici della regione mediterranea. Tra le varie novità  l'introduzione del concetto della composizione del pasto principale, per rafforzare il ruolo centrale che i vegetali e derivati devono avere e, in relazione al problema dell’obesità e delle patologie metaboliche, è stata enfatizzata la frugalità e la moderazione.
In pratica alla base della piramide alimentare compare un nuovo concetto: quello di Mediterraneità. Mediterraneità, è un neologismo che descrive un atto complesso che risponde a tre quesiti principali: cosa mangiare, come mangiare e con chi mangiare.  E’indice della cultura  e dell’insieme di valori che  hanno caratterizzato l’area mediterranea e di un modo particolare di vivere l’atto alimentare che è caratterizzato da  spazio (la cucina), tempo (il tempo dedicato al cibo), economia (corretto utilizzo delle risorse), relazioni (identità e appartenenza), cultura (coltivazioni adatte ai luoghi e alle esigenze del
gruppo familiare), politica (la teoria dello stato).  Giuseppe Fatati in un saggio dal titolo Mediterraneità afferma che queste  caratteristiche sfumano e debordano tra loro, si accavallano e si ripropongono come le onde del mare, sempre uguali e sempre diverse.

Quante facce riuscite a memorizzare in 10 minuti?


I ricercatori della Washington University di St. Louis hanno deciso di sfruttare il web per realizzare il loro ultimo test psicologico a campione: all'indirizzo http://experiments.wustl.edu potete partecipare come volontari ad un test per verificare il vostro Face-Name Memory IQ  ovvero la vostra capacità di ricordare nomi e volti nuovi.
Il test dura 10 minuti ed è carino per chi lo fa e utile per i ricercatori statunitensi: vi mostreranno decine di foto e nominativi e dovrete cercare di ricordarne il più possibile.
Alla fine il sistema genera automaticamente una statistica e vi informa sulla vostra capacità intellettiva di memorizzazione, confrontandola con gli altri risultati emersi dallo studio.

martedì 9 ottobre 2012

Attenti alle foto in primo piano: vi fanno sembrare cattivi

Il cinema insegna che quando il regista vuole dare allo spettatore una sensazione di ansia e angoscia per farlo entrare in empatia con il protagonista, molto spesso sceglie delle inquadrature molto ravvicinate del volto, con primi piani e dettagli.
In effetti, anche riguardando le foto sui vecchi album di famiglia, salta subito all'occhio che i primi piani troppo ravvicinati ci fanno sembrare diversi da come ci percepiamo in altre foto più distanti. 
Ebbene, a quanto pare non è solo una nostra sensazione ma si tratta di una percezione diffusa: la settimana scorsa il California Institute of Technology ha pubblicato su PLoS One uno studio proprio su questo argomento.
Gli scienziati hanno chiesto a un gruppo di volontari di giudicare 36 fotografie che mostravano 18 individui, fotografati sia a 2 metri di distanza che a 50 cm dal viso.
Le impressioni dei volontari sono state tutte concordi sul fatto che i soggetti nelle foto più ravvicinate davano l'impressione di essere poco affidabili e meno attraenti.
Gli scienziati hanno fornito due spiegazioni a questa percezione: da un lato la prospettiva del volto visto da vicino si distorce un po' e quindi altera i tratti e le forme rendendo il viso più inquietante; d'altro canto è anche possibile che il fastidio percepito dai volontari derivi dalla sensazione di invasione del proprio spazio personale suscitata dalla troppa vicinanza dell'individuo fotografato.
Insomma, il Caltech ha finalmente spiegato perché nelle fototessere sui documenti non sembriamo mai noi stessi.

Il benessere a portata di mente



Dal 12 al 21 ottobre l'Ordine degli psicologi della Lombardia ha organizzato a Milano e in altre città lombarde il Festival della cultura psicologica.
La manifestazione, che aveva debuttato nel 2011 con un buon successo, quest'anno propone incontri e seminari gratuiti per un totale di circa 80 conferenze e più di 110 relatori.
L'obiettivo è quello di avvicinare lo psicologo ai cittadini, per far conoscere ad un pubblico più vasto in che cosa consista la professione degli psicologi.
Per l'occasione sarà anche possibile prenotare una seduta individuale di un'ora con uno psicologo professionista.
Questo è il sito dell'evento http://www.festivalculturapsicologica.it
Speriamo che anche a Roma si riesca presto ad organizzare un evento come questo.

Penso dunque sono: una campagna sociale per stimolare il pensiero



Abbiamo lanciato in questi giorni la campagna sociale Penso dunque sono su Facebook, Pinterest e Twitter. 
Lo scopo è perfettamente in linea con la missione del Consultorio Alma: come il nome stesso suggerisce (dal latino “almus”, che genera, che dà vita) il nostro gruppo di psicologi e psicoterapeuti ha l'obiettivo di generare nuovi pensieri e nuovi percorsi nel prossimo, con l'idea che la crescita della persona possa avere un senso solo quando è accompagnata da una riflessione attenta e consapevole.

Pensare dunque equivale ad essere, nel senso di cercare il proprio centro nella facoltà di pensiero che è propria dell'essere umano.

Dal 1 ottobre per 100 giorni troverete sulla pagina Facebook del Consultorio Alma un pensiero al giorno, selezionato tra i pensieri più significativi di artisti, psicologi, pensatori di ogni epoca e provenienza.
Questi “almapensieri” più che come consigli vanno intesi come spunti di riflessione, semi che generano nuovi pensieri e nuovi discorsi
L'obiettivo è quello di stimolare la discussione sociale e quindi la condivisione e il confronto, per arricchire e arricchirci di nuove riflessioni.