venerdì 16 novembre 2012

Come nasce un'artista: il gioco e la madre nel processo di crescita di un bambino


    Immagine tratta da "I 400 colpi" di F. Truffaut (1959)

    Abbiamo rintracciato un saggio molto interessante di Franca Maisetti Mazzei dal titolo “Il gioco, il bambino, la famiglia” contenuto nel volume “L'albero spezzato – Cinema e psicoanalisi su infanzia e adolescenza” a cura di Maurizio Regosa.
    Il saggio della Mazzei è molto interessante per comprendere in che modo il gioco e la famiglia influiscono sul processo di crescita e di sviluppo del bambino.

    Giocare è l'attività più seria dell'infanzia” spiega la Mazzei, “un bambino cui è negato il gioco è come una farfalla alla quale sono state strappate le ali. Attraverso il gioco il bambino esprime bisogni e desideri, cresce, afferma la sua esistenza, pone le basi per la strutturazione del mondo interno, costruisce le prime difese contro l'ansia. Secondo le teorie di M. Klein l'ansia è presente nel bambino a partire dall'esperienza della nascita, e fin dalla primissima età inizia a esprimerla e impara a difendersene. Il gioco con gli sguardi in cui mamma e bambino si perdono in un mondo di dolcezza e tenerezza che li accomuna è la prima forma di relazione tra due soggetti d'amore. Questa prima forma di gioco, oltre a costituire la prima forma di linguaggio, serve al bambino come rito di passaggio tra la vita intrauterina e il mondo esterno, e non a caso la Klein omologa il gioco infantile al sogno”.

    Il saggio della Mazzei prosegue sottolineando l'importanza del ruolo materno nella prevenzione degli stati ansiosi del bambino:
    Venuto al mondo, il gioco, come il sogno, serviranno al bambino per tenere sotto controllo l'ansia che nasce dalla separazione. Egli ha paura che la mamma, sorgente di vita e dispensatrice d'amore, diventi cattiva, scompaia del tutto e lo distrugga. Solo la risposta rassicurante dello sguardo materno lo libererà da questa ansia persecutoria e successivamente da un altro tipo di ansia, espressa in forma depressiva, quando lo assalirà la paura che il proprio Sé cattivo possa distruggere l'oggetto dispensatore di benessere. (…) L'atteggiamento della madre è evidentemente di importanza vita e costituisce il più importante fattore nello sviluppo del bambino, il cui mondo interno, già agli albori della vita, inizia a popolarsi di personaggi immaginari che nascono dalla sua esperienza affettiva”.

    E' chiaro quindi che la fantasia e l'immaginazione accompagnano tutte le fasi evolutive della vita del bambino fino all'età adulta, ed in questo quadro il gioco ha un'importanza primaria.
    Del resto, come giustamente osserva Enzo de Castro in "Fellini in cento pagine", “l'artista (quello vero) conserva la fantasia del fanciullo”. La sua area di gioco è costantemente attiva, la creatività è presente “anche nelle azioni più banali e quotidiane, nelle frasi condite di sottile umorismo, persino in quei disegnini tracciati distrattamente durante le conversazioni telefoniche”.

    Il saggio della Mazzei prosegue spiegando che “nell'area di gioco si svolgono attività di pensiero, funzionali in un primo tempo a inventare storie che imitano la realtà da conoscere e dalla quale difendersi, in un secondo tempo a elaborare tali fantasie per pre-rappresentarsi la realtà stessa. Lo spazio fisico, nel quale il bambino piccolo gioca, equivale a quello che in un processo evolutivo diverrà 'spazio mentale'. Troveranno voce i sentimenti e le emozioni, il bambino diviene il suo sentimento e colui che lo prova. Per elaborare tali emozioni e costruire positivamente la propria personalità, il bambino ha bisogno di sperimentare gradualmente la vita. Assistiamo invece a una crescita accelerata e artificiale di bambini non compresi che diventano ragazzi disorientati e poi adolescenti inquieti.

    Fare i genitori non è facile. Essere preparati e consapevoli di molte cose, come delle riflessioni di questo saggio della Mazzei (che si dilunga ancora molto su altri aspetti interessantissimi), significa imparare a prevenire disagi futuri, migliorando la propria vita di genitori e quella dei propri figli.

    Il Consultorio Alma è specializzato nel sostegno alla genitorialità e nella consulenza per le famiglie di bambini e adolescenti durante lo sviluppo. Contattaci per ricevere gratuitamente tutte le informazioni di cui hai bisogno.   

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